Diabete e diabetici: una questione davvero mondiale
La Federazione Internazionale del diabete, durante il ventesimo congresso tenuto in Canada, ha evidenziato l’incremento costante e deciso di questa patologia: soltanto 25 anni fa si parlava di 30 milioni di diabetici nel mondo, oggi, nel 2011 parliamo di 300 milioni e le previsioni indicano che nel 2030 saliranno fino a toccare quota 435 milioni.
La malattia e’ suddivisa in diabete di tipo I (diabete mellito insulino – dipendente) dove si evidenzia un’incapacità dei tessuti a utilizzare il glucosio ai fini energetici dovuta all’assoluta mancanza di produzione di insulina e in diabete di tipo II in cui riscontriamo assenza di anticorpi anti-insulina ed e’ latente finche’ p.e. a seguito di forti stress fisici, psichici, malattie infettive o abusi alimentari e altro può improvvisamente manifestarsi.
L’obesità e’ stata riconosciuta come una delle principali fonti scatenanti, pertanto e’ possibile prevenire il diabete ponendo una giusta attenzione nell’alimentazione e facendo una costante attività fisica (adssso anche le palestre si sono attrezzate per corsi di fitness metabolico).
Gli ultimi studi in merito al diabete hanno dimostrato che dopo i 50 anni, al paziente può peggiorare la memoria e ridursi la velocità di pensiero; di contro, una recente ricerca olandese, dimostra che mantenendo nei limiti i valori dello zucchero nel sangue, detti effetti possono essere sensibilmente ridotti.
Quali sono gli stili di vita più adatti per chi soffre di malattie connesse con il diabete??